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Sono piccoli, invisibili e sempre attenti, intercettano movimenti e ricerche, novità in corso e preferenze, e si fanno apprezzare dalla prima … notifica!
Signore e Signori ecco a voi gli iBeacon, sensori di cui vi avevamo già parlato e che da qualche tempo concertano con le nostre app per guidarci con notifiche dettagliate e precisione nel luogo in cui ci troviamo, soprattutto se si parla di negozi.
Sì, perché gli iBeacon trovano il loro maggior utilizzo proprio in relazione alla shopping experience, migliorando l’esperienza d’acquisto in un preciso punto vendita o centro commerciale, magari indicando in quale scaffale si trova quel libro che abbiamo cercato recentemente sul web, o che è in corso una promozione particolare che potrebbe interessarci.
Questo si traduce in milioni di coupon digitali distribuiti annualmente sugli smartphone di mezzo mondo. Precisamente 11 milioni nel 2015, come sottolineato dal report “Mobile & Online Coupons: Redemption, Loyalty & Consumer Engagement 2015-2020” che ha dimostrato come questa tecnologia possa incrementare le vendite di oltre il 60%. Tutto proprio grazie ai “buoni” inviati al cliente che possono immediatamente essere spesi alla cassa.
Inoltre, la tecnologia iBeacon permette ai venditori di inquadrare profili ben delineati dei clienti, scoprendo perché si muovono da un reparto all’altro del negozio e quali vetrine attirano maggiormente la loro attenzione, contribuendo al processo di fidelizzazione e alla creazione di offerte e pubblicità personalizzate per ciascun cliente.
Insomma, dei consiglieri vivaci in grado di migliorare la qualità dello shopping, un faro che può illuminare anche il mondo dell’educazione e dello sport, passando per eventi e musei con contenuti aggiuntivi forniti ai visitatori, fino al sistema sanitario e a quello bancario.
Noi li abbiamo usati con Ikea durante il Salone del Libro di Torino 2014, per un’esperienza interattiva e divertente. E voi?
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