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Le mamme, si sa, sono multitasking per genetica, impegnate ogni giorno sul filo dell’equilibrio tra lavoro e famiglia. E anche io rientro in questo prototipo di moderna Dea Kalì, alle prese con mille impegni contemporaneamente.
Ma lo avreste mai detto che le mamme di oggi sono addirittura più digitalizzate degli adolescenti?
Lo rivela l’ultima ricerca condotta da Fattore Mamma e 2B Research che ha profilato l’identikit digitale delle mamme.
I risultati sono piuttosto sorprendenti anche per chi, come me, lavora nella comunicazione digitale. Le mamme oggi si informano in rete prima che attraverso qualsiasi altro canale di informazione. I media on line superano di gran lunga quelli tradizionali (tv, radio, stampa), il passaparola degli amici e gli specialisti di settore come fonte di informazione su temi come il lavoro, la cura di sé, l’alimentazione, la tecnologia, la moda e la salute.
Un tempo, in presenza di famiglie numerose, in molti casi con una figura paterna autorevole, era normale chiedere consigli ai parenti, ai vicini e ai conoscenti: le mamme si rivolgevano alla loro rete di relazioni umane per affrontare meglio una fase del tutto nuova della vita. Oggi che i nuclei familiari sono sempre più ristretti e mobili, il passaparola si è spostato on line: la rete diventa lo strumento principale per raccogliere informazioni utili alla gestione della maternità prima e della famiglia poi.
Le fonti on line sono molto utilizzate anche per ricavare informazioni utili ai propri acquisti. Per i prodotti alimentari ad esempio, il 24% delle mamme cerca notizie su blog, community e forum, battuti solo dal pediatra. Per la puericultura pesante (passeggini, seggiolini, marsupi ecc.) le fonti on line sono invece al primo posto, insieme ai consigli delle altre mamme.
L’indagine si fa ancora più interessante analizzando come e perché le mamme utilizzano i dispositivi mobili. Sicuramente lo fanno in modo più consapevole e su misura dei propri bisogni, soprattutto per organizzare la vita familiare.
Il 73% delle madri usa la tecnologia per la gestione dell'organizzazione quotidiana principalmente attraverso lo smartphone: il 51% lo ritiene "indispensabile per la propria vita sociale", il 46% lo usa come strumento principale per gli acquisti online e il 43% lo considera addirittura la "propria memoria". Sul web poi le mamme danno vita a una sorta di coscienza collettiva di rete grazie alla condivisione delle loro esperienze.
La ricerca evidenzia anche come, sommando dispositivi mobili e pc fissi e portatili, ben il 91% delle mamme faccia shopping on line. Che cosa acquistano? Innanzitutto abbigliamento e calzature per sé e per i figli, poi giocattoli, libri e tecnologia. Amazon, Ebay e Zalando sono gli e-commerce più utilizzati.
E i social network? Facebook, Twitter e Instagram sono quelli più utilizzati, specialmente per rimanere aggiornate sulle tendenze e i fatti del mondo e per mantenere i contatti con le persone conosciute. I social sono importanti anche per seguire i brand preferiti e ottenere informazioni su novità e promozioni.
Le mamme digitali sono anche “app lovers”: il 18% usa quotidianamente almeno una app. Le categorie di app più gettonate sono: meteo, cucina, news, geolocalizzazione, home banking e puericultura. Anche i blog sono molto frequentati: il 45% delle intervistate li segue per essere sempre “sul pezzo”. Le tematiche preferite sono cucina, salute, mummy, life style, viaggi.
È evidente quindi che le mamme 2.0 rappresentano un target sempre più strategico per il marketing digitale delle aziende. Sono fortemente tecnologizzate, autonome nella ricerca di informazioni e altamente informate sui prodotti. Sono i maggiori decisori di acquisto all’interno della famiglia in tutti i campi, dalla spesa ai prodotti finanziari, tant’è che è stato coniato il termine “momketing” per definire il marketing orientato alle mamme.
Alle mamme sono delegate molte scelte anche perché spesso sono costrette ad abbandonare il mondo del lavoro, o scelgono liberamente di rimanere a casa. Le mamme italiane lavoratrici sono infatti solo il 55% (peggio di noi solo Grecia e Turchia) e rimane alto anche il tasso di abbandono dell’occupazione dopo la maternità. Si aprono però anche nuovi scenari, come l'aumento delle mamme breadwinner, che sostengono cioè l'intera famiglia con il proprio stipendio.
Una panoramica ben riassunta anche da questo video di D Repubblica:
I risultati della ricerca sono stati oggetto di un recente confronto in Parlamento sulla necessità di costruire un Paese a misura di mamma e di bambino. Prima che delle nuove tecnologie, il miglioramento della qualità della vita delle mamme dovrebbe essere una priorità per il Paese in cui crescono i loro figli.
Attendiamo sviluppi. Nel frattempo, tra un lavoro di copy e l’altro, fatemi dare una sbirciatina all’app di Asos. Ci sono dei gonfiabili strepitosi perfetti per le vacanze al mare con i miei bambini.
Fonti: ricerca completa “Mamme italiane, mamme digitali”, D Repubblica video, Ansa.it
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