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La donna è mobile? Forse. Di sicuro lo è il business.
Abbiamo visto che secondo l’Osservatorio Mobile B2c del Politecnico di Milano, anche in Italia il mobile traina per numeri e performance l’attività digital delle aziende B2c.
Una rivoluzione che può far perdere l’orientamento a chi si occupa di strategie di marketing.
Fortunatamente, durante il convegno annuale, l’Osservatorio ha individuato anche quattro linee guida da seguire per affrontare il cambiamento nella relazione con il consumatore.
1. Pensare il digitale in logica “Mobile first”.
Non è più sufficiente un sito responsive o l’inserimento del Mobile nel piano media pubblicitario. Le strategie digitali vanno ormai pensate considerando in prima battuta l’esperienza dell’utente da smartphone e occorre comprendere fino in fondo le specificità della navigazione Internet da Mobile, le modalità e i diversi canali utilizzati (web, App, chat, chiamate, SMS).
2. Parola d’ordine: multicanalità.
Lo Smartphone consente di creare esperienze integrate tra più punti di contatto, e sfruttare questa opportunità è il solo modo per entrare pienamente nella logica mobile.
Importanti sono ad esempio le attività di proximity marketing per far entrare l’utente nel punto di vendita (se non conoscete gli iBeacon, potete sempre chiedere a Olojin), le informazioni geo-localizzate sui punti di vendita che hanno a magazzino un dato prodotto, la possibilità di ottenere informazioni su un prodotto inquadrandolo.
3. Ripensare i parametri dei business model.
Il mobile trasforma il rapporto con il cliente e le modalità di offerta. È necessario quindiripensare la value proposition attraverso la personalizzazione dell’offerta, introdurre nuove opportunità di customer relationship, rivedere molti processi e attività interne, anche con l’acquisizione di nuove competenze, e valutare l’impatto sui risultati di business.
4. Passare al “lean approach”.
L’ultimo punto fermo? Non esistono punti fermi. Il metodo per tentativi in un territorio di questo genere è il più adatto. Occorre costantemente testare, misurare e correggere perché solo ciò che è apprezzato dal mercato durerà nel tempo. Quello che conta, per capitalizzare i tentativi, è disporre di ottimi strumenti di analisi per poter correggere il tiro in breve tempo quando necessario.
Infine, è importante tenere d’occhio i nuovi trend e le tecnologie emergenti, che permettono di rendere più efficienti i processi e di migliorare il servizio al cliente.
Pagamenti digitali e Mobile Wallet, l’Internet of Things per interfacciarsi con gli oggetti di uso quotidiano, tecnologie di prossimità come gli iBeacon e anche l’intelligenza artificiale, con strumenti come i chatbot. Naturalmente, diventano indispensabili gli strumenti di Big Data Analytics per riuscire ad aggregare e organizzare tutte le informazioni raccolte da queste attività.
A proposito, vi abbiamo mai parlato di BigBoot?
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