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Una piccola attività commerciale in difficoltà, il passaparola in una web community, l’acquisto consapevole: ecco gli ingredienti di una ricetta che dagli Stati Uniti è sbarcata in Italia quest’estate. Il suo nome è cash mob.
Sulla scia dei più noti flash mob, i cash mob nascono con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sui problemi che colpiscono i negozi, le botteghe artigianali, i piccoli distributori, specialmente se meritevoli di attenzione perché applicano margini onesti, per la qualità del servizio o per il genere di prodotti venduti.
Ma come funziona?
Gli organizzatori individuano il negozio (che rimarrà segreto fino all’ultimo), lanciano l’iniziativa online da una community dedicata o dai social network, fissano luogo e ora dell’appuntamento e il budget minimo di spesa, che nei primi cash mob italiani di Milano e Palermo era di 10 euro.Ogni partecipante dovrà quindi acquistare prodotti presso il negozio da “salvare”, secondo il budget prefissato.
Per il negozio scelto dagli organizzatori, il cash mob è una piccola boccata d’ossigeno in tempi di crisi.
Per i partecipanti, l’occasione per conoscere negozi inusuali che altrimenti resterebbero nascosti.
In questo modo si palesa il vero potere delle community on line, che noi di Olojin sosteniamo con forza fin dall’incubazione dei nostri progetti: trasformare il confronto virtuale in azioni concrete e consapevoli.
Per il primo cash mob italiano è stata scelta una libreria indipendente di Milano, guarda il video di Confcommercio Milano.
E voi, avete un piccolo negozio da salvare?
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