Be’, provate a immaginare a quanti dati produce ognuno di noi nel visitare il sito di un brand: dalla provenienza alla geolocalizzazione, dall’ora di accesso alla durata della visita.
Ora, moltiplicate questi dati per ogni altro luogo online in cui il medesimo brand sia presente: Facebook, Twitter, blog, e-commerce, minisiti creati per iniziative speciali.
E ancora, moltiplicate questi dati per ogni singolo utente della rete.
Riuscite a immaginarlo? Milioni di righe di dati, qualcosa di simile a quello che vedeva Neo nei monitor che visualizzavano il “Matrix”.

Per chi lavora nel web, Big Data pone un grande interrogativo: come gestire tutta questa informazione?

È per questo che è partita la corsa al software capace di analizzare tutti questi input dando loro un senso e permettendo ai vari analisti e direttori marketing di misurare l’efficacia delle proprie azioni di comunicazione e promozione.

E Olojin?
Da circa due anni, abbiamo costruito un gruppo di lavoro composto da sviluppatori senior per realizzare un tool in grado di affrontare il “gigante” Big Data. Un progetto ambizioso, di cui prevediamo la presentazione ufficiale dopo il mese di settembre, con il rilascio della prima demo.

Nel frattempo, un altro “Big” è entrato nel tema: è la “Big G” di Google.
Proprio in questi giorni, Google ha rilasciato la beta di Universal Analytics, una piattaforma che incarna il concetto del Big Data calato nella dashboard di Analytics. Uno strumento quindi sul quale poter analizzare e comparare dati di diversa provenienza: non soltanto il sito web, ma anche le fan page sui social network, fino all’inclusione di file dati come, ad esempio, nel caso di un cliente retail, le righe di uno scontrino.

Uno strumento semplice e poco impegnativo per avvicinare gli utenti all’analisi del Big Data, che poi potrà essere approfondita con tool come quello che stiamo sviluppando.

Per questo motivo abbiamo deciso oggi di includere Google Universal Analytics in un nuovo e particolare progetto di un cliente nel settore della GDO.
Avremo così modo di testare le perfomance e le potenzialità di questa nuova tecnologia che allargheremo gradualmente al nostro portafoglio clienti: diventerà anche quello sempre più “Big”?